Programmi di re-inserimento lavorativo per le imprese

L’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro ARPAL Umbria, proseguendo quanto previsto nel Programma Politiche Lavoro 2016-2017 della Regione Umbria,  ha definito le azioni per il finanziamento di interventi di politica attiva del lavoro a favore di cassintegrati a forte rischio di disoccupazione e di lavoratori percettori di NASPI fuoriusciti a seguito di licenziamenti collettivi per favorirne il reinserimento occupazionale, valorizzarne le competenze possedute e riqualificandoli verso i profili ricercati dal mercato del lavoro regionale.

Le imprese possono beneficiare degli strumenti previsti dall''avviso UMBRIATTIVA REIMPIEGO, che prevede interventi per supportare i lavoratori fuoriusciti a seguito di licenziamenti collettivi e politiche attive del lavoro per imprese interessate da CIGS attraverso l’erogazione delle seguenti attività:

  • presa in carico da parte dei Centri per l'Impiego per il rafforzamento delle competenze nella ricerca attiva di lavoro dei destinatari finali
  • orientamento specialistico ed individualizzato
  • accompagnamento al lavoro
  • incentivo all’assunzione graduato sulla base della profilazione e dell’eventuale necessità formative

I destinatari finali della misura sono:

-  i lavoratori privi di occupazione iscritti ai Centri per l’impiego regionali ai sensi del DLgs 150/2015 e percettori di Naspi a seguito di procedure di licenziamento collettivo, secondo le previsioni della L.223/91, fatte da imprese con sede operativa nel territorio regionale,  limitatamente ai lavoratori residenti in Umbria al momento della richiesta e da imprese con unità produttive localizzate anche in altre regioni

-  i lavoratori in CIGS a forte rischio di disoccupazione in quanto ritengono difficoltoso il mantenimento del proprio posto di lavoro essendo dipendenti da:

  • imprese per le quali è stato attivato un tavolo di crisi a livello nazionale o regionale, che beneficiano della CIGS (ex art.21 del Dlgs 148/2015) per crisi o per azioni di riorganizzazione per periodi pari o superiori a 6 mesi
  • imprese che beneficiano della proroga del periodo di CIGS ai sensi dell’articolo 22-bis del Dlgs 148/2015, o ai sensi dell’articolo 44 comma 11 bis del Dlgs 148/2015 o ai sensi dell’articolo 9 quater della L 108/2018
  • imprese che beneficiano della CIGS di cui  l’art. 44 del DL 109/2018, così come convertito in legge n. 130/2018, per il cui accesso è necessaria la previsione di specifici percorsi di politica attiva del lavoro da parte delle Regioni

 

I beneficiari potranno avvalersi di un:  

-Incentivo all’assunzione finalizzato ad una ricollocazione dei destinatari finali beneficiari del “buono reimpiego” presso un’impresa diversa da quella di provenienza che ha operato il licenziamento collettivo o che ha richiesto l’intervento straordinario di integrazione salariale
 

-Incentivo alle imprese che abbiano assunto un lavoratore beneficiario del “buono reimpiego”, con un contratto di lavoro a tempo indeterminato o in apprendistato, presso un’unità produttiva ricadente nel territorio della Regione Umbria.

Nel caso in cui il lavoratore assegnatario del “buono reimpiego” venga assunto con contratto a tempo determinato o con un contratto di somministrazione, l’incentivo è concesso se

  • il datore di lavoro procede alla trasformazione del rapporto di lavoro in contratto a tempo indeterminato entro 12 mesi dall’inizio del rapporto di lavoro originario;
  • l’impresa utilizzatrice assume a tempo indeterminato o in apprendistato il lavoratore somministrato entro 12 mesi dall’inizio del contratto di somministrazione.

 Gli importi relativi all’incentivo all’assunzione sono erogati in funzione della classe di profilazione del lavoratore assegnata dal Centro per l’Impiego.

Qualora alla data dell’assunzione incentivabile il destinatario finale assegnatario del buono reimpiego abbia le caratteristiche tali da consentirgli il passaggio ad una classe di profilazione più elevata rispetto a quella attribuita dal CPI e riportata nel buono reimpiego, l’impresa può richiedere l’importo corrispondente alla nuova classe di profilazione allegando alla richiesta stessa la documentazione attestante i requisiti che giustificano l’appartenenza del lavoratore alla stessa.

L’incentivo è concesso per l’intero importo, purché il relativo contratto di lavoro preveda un orario pari o superiore al 75% dell’orario settimanale stabilito come ordinario dal CCNL di riferimento

In ogni caso, la remunerazione dell’incentivo addizionale all’impresa è prevista unicamente, oltre che al raggiungimento del risultato occupazionale obiettivo dell’Avviso, in caso di frequenza delle attività formative non inferiore al 75%.

 

Data ultimo aggiornamento: 11 Maggio 2023 - 09:08

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